Bullismo che fare?
Parte dalla Capitale la campagna antibullismo.
E'un'iniziativa del Moige
di Valeria Arnaldi (su Leggo)
Si chiamano
Ivan, Max e Leo ed insegneranno ai bambini come riconoscere episodi di
bullismo e evitare di rimanerne vittima. Ed ai lori genitori e insegnanti come fare prevenzione
in casa e a scuola.
Tutto, attraverso un fumetto, che, da oggi, sarà distribuito
nelle
scuole elementari romane, a bimbi di età compresa tra sei e undici anni.
È questo lo strumento scelto dal
Moige-Movimento Italiani Genitori, in collaborazione con il
Ministero della Solidarietà Sociale, per la campagna "Meglio amici che bulli", che dalla
Capitale si estenderà, nell'arco di due mesi, a tutto il Paese.
Da una recente indagine commissionata dal Moige, infatti, emerge che oltre un quarto dei ragazzi fino a 15 anni
è stato vittima di episodi di bullismo o vi ha assistito. I protagonisti del fumetto spiegheranno
ai bimbi l'importanza dell'amicizia e la necessità di non imitare i bulli e denunciare
eventuali angherie e minacce.
La campagna prevede pure un
depliant rivolto agli adulti, che illustrerà i "sintomi"
attraverso i quali capire se un ragazzo sia vittima di bulli, dal mal di testa per non andare
a scuola al fatto di non portare amici in casa o non essere invitato a feste.
Il progetto si articola in
due fasi: una lezione interattiva di circa 45 minuti rivolta ai giovani
e un incontro formativo per genitori e insegnanti di un'ora e mezzo.
La campagna prosegue on line sul sito
www.meglioamicichebulli.it che raccoglie informazioni sul bullismo e offre la possibilità di contattare esperti psicologi e pedagogisti.
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